NON E’ MAI INIZIATO NIENTE, MA E’ SEMPRE FINITO TUTTO!

Capitolo 1: DOPO IL PELLEGRINAGGIO A LOURDES

Il caldo estivo rendeva soffocante l’interno del pullman ancora fermo alla stazione degli autobus. Gerardo si sedette tra le prime file, perché aveva timore di non sentirsi bene durante il viaggio. Tra le tante persone che andavano salendo, una ragazza dai capelli color dell’ebano e gli occhi come due smeraldi, gli passò accanto e si sedette proprio dietro di lui.

Si incontrarono così, sul pullman verso Lourdes, con questa nenia che Gerardo cantò a Patrizia:

Maria lavava, / Giuseppe stendeva /  e Il Bimbo piangeva / che pappa voleva. La neve sui monti / cadeva dal cielo, / Maria col suo velo / copriva Gesù!

Nei giorni del pellegrinaggio sono stati vissuti dei momenti di riflessione sia presso la Grotta delle Apparizioni che nelle varie Basiliche li presenti, la Via Crucis, il Sacramento della Riconciliazione, la processione con il Santissimo e Aux flambeaux (la processione con le candele), la benedizione dei malati…

Questo pellegrinaggio di fede ha permesso anche la nascita di una relazione di amicizia, che naturalmente è basata sulla fiducia, sulla fede appunto. Ritornati a casa, un giorno, Patrizia scrive a Gerardo:

Caro Gerardo, ormai ti considero apertamente uno dei miei migliori amici. E in questi giorni mi sono rimangiata un sacco di cose sulle quali prima avrei messo la mano sul fuoco. Per esempio, il rapporto tra età e maturità e l’amicizia tra ragazzo e ragazza. Comunque basta. Ormai mi pare superfluo continuare a parlare della nascita della nostra amicizia. È successo e basta. Ne sono veramente felice e mi pare superfluo aggiungere altro. Sono una donna di poche parole. Chi trova un amico trova un tesoro, dice il proverbio. Al momento il mio tesoro sei tu. Ma non ti montare la testa, mi raccomando. Ciao gioia… la tua amica, Patrizia.

E Gerardo non sta più nella pelle…Patrizia è sua amica!! E, ancora una volta, lei lo sorprende:

Caro Gerardo, non mi sarei mai immaginata di potere fare nascere, crescere, sviluppare una vera amicizia in così breve tempo. Sì, perché è proprio così che io già ti considero: un vero amico. Credo di aver capito, anzi non lo credo, ne sono sicura, che tu fai parte di quella categoria di ragazzi alla quale appartiene solo una persona tra un milione. Forse tu non te ne sei accorto, ma mi hai aiutato moltissimo. Hai fatto di tutto per mettermi a mio agio, e questo per me è stato molto importante. Perché purtroppo nessun ragazzo l’aveva mai fatto con me disinteressatamente. Un bacino, Patrizia.

È bello, per Gerardo, avere una persona a cui voler bene e che gli stia vicino nei momenti difficili. È importante parlare e condividere i suoi pensieri e le sue emozioni con questa persona, perché in questo modo può provare a superare le incertezze e i dubbi che lo attanagliano. E’ importante anche ringraziare e scusarsi per i propri errori, perché anche se non ci sono fisicamente, il supporto e l’affetto degli amici rimangono sempre presenti nella nostra vita. E’ quello che crede di aver capito Gerardo, dopo avere letto questa lettera di Patrizia:

Sono nella mia stanza, e sto ascoltando Fabio Concato. E in effetti più lo sento e più mi convinco che è veramente eccezionale. Stasera sei partito, e devo dire che ti ho pensato tutto il pomeriggio. Penso che se in questo momento tu fossi qui, potrei stare a parlare con te delle ore, come due vecchi amici veri. Io, purtroppo, sono timidissima e non riesco mai a dimostrare i miei sentimenti e ciò che provo realmente nei confronti di una persona. Così, anche se non te lo dico mai, voglio che tu sappia quanto ti voglio bene, e cioè…un sacchissimo! Che è veramente molto! Molte volte, di recente, ti ho rimproverato perché non parli più con me. Certamente sarai molto confuso e incerto. Comunque spesso un’amica serve ad aiutarti a chiarire i tuoi dubbi e le tue incertezze. Forse, se tu parlassi ogni tanto con qualcuno, ciò ti aiuterebbe un pò ad analizzare ciò che realmente provi, ciò che senti e non puoi, o forse chissà, non hai il coraggio di manifestare. A volte penso che conoscere te sia stato uno dei doni più grandi della mia vita. Non credevo sul serio che esistessero persone come te. Vorrei ringraziarti per tutto quello che tu hai fatto per me, anche solo ascoltandomi quando avevo bisogno di sfogarmi. Per tutte quelle volte che hai accettato le mie infinite pazzie, per tutte le volte che mi hai scusato o compreso. Vorrei scusarmi con te di tutte le volte che non ho avuto tempo di ascoltarti, di tutti i momenti in cui sono stata sgarbata, nervosa o ti ho trattata male. Ricordati solo che ti sarò sempre vicina, condividerò la mia vita con te e pretendo di condividere tutto della tua. Ti sarò sempre vicina. Sei il mio più caro e grande amico. Ti voglio infinitamente bene. Meno male che sei entrato nella mia vita. Non so cosa farei senza di te. La tua Patrizia.

(gp – TO BE CONTINUED)

Ama…e fai ciò che vuoi!

Libero amore, paura dell’amore, amore romantico o rea­zionario o rivoluzionario, delitto d’amore, fuga d’amore, coppia aperta, chiusa, semichiusa, triangolare, quadrata, divorzio, aborto, matrimonio per prova, per amore, matrimo­nio civile, religioso, tra omosessuali, ecc. sono tutti gli aspetti di un polverone di “amore”, inteso come “sistema di significati”  privo di una dimensione mentale o teorica che faccia da base; “amore” in cui con­fluiscono più gli aspetti istintuali, immediati, emozionali che gli aspetti di costruzione ragionevole di verificata validità e di evoluzione esperienziale.

Invece di recuperare nuovamente e più profondamente la validità dei valori (che sarebbe una vera alternativa al mo­do esterioristico di vivere) si è preferito negarli, per sostituirli con disvalori utili al potere. Nel nostro secolo il processo si è fatto più accelerato ed ai disvalori del positivismo, del razzismo, delle dittature si sono accavallati altri disvalori: quelli dell’edonismo, dell’egualitarismo, del consumismo che si sono uniti nella persecuzione della persona e della famiglia.

Le cose cambiano ad una veloci­tà impressionante, e uno dei più potenti produttori di cambiamento fuori e dentro la persona e la famiglia è internet, con i suoi social-media.

I mass-media spesso fanno tabu­la rasa della memoria storica, offrono degli stimoli, che restano indetermi­nati, non creano una cultura, un insieme di valori che inse­gna come comportarsi nella vita.

Ma, più di ogni altra realtà,  è l’amore che comprende tutto in sé. Esso è il fondamento primordiale e l’ultime fine di ogni precetto. Ed è veramente tale se possiede le seguenti caratteristiche:

  • è magnanimo
  • benevolo
  • non è invidioso
  • non si vanta
  • non si gonfia d’orgoglio
  • non manca di rispetto
  • non cerca il proprio interesse
  • non si adira
  • non tiene conto del male ricevuto
  • non gode dell’ingiustizia ma si rallegra della verità
  • tutto scusa
  • tutto crede
  • tutto spera
  • tutto sopporta.

Semplice…no!!! Allora, ama…e fai ciò che vuoi!!