IO E RAUL

C’era una volta un ranocchio di nome Raul, che viveva in una piccola pozza nel mezzo di una foresta lussureggiante. Raul, come gli altri ranocchi, amava saltare di ramo in ramo e cacciare insetti, ma la sua passione era osservare il cielo e riflettere sul significato della vita.

Un giorno, mentre Raul si trovava sul bordo della sua pozza, sentì come un peso insopportabile sulle sue spalle: era la stanchezza di portare con sé il peso del suo passato che sembrava schiacciarlo, impedendogli di vivere appieno il presente.

Raul guardò il cielo grigio e si sentì soffocare anche dall’assenza di un futuro che considerava vuoto, senza speranza né prospettive.

Nel tentativo di liberarsi da questo fardello, Raul decise di intraprendere un viaggio alla ricerca di risposte. E attraversò la foresta, incontrando creature di ogni genere.

La prima creatura che incontrò fu una vecchia civetta, seduta su un ramo alto di un albero. Con uno sguardo penetrante, la civetta disse a Raul: “Il passato non può essere cambiato e il futuro è incerto. La vita è solo una serie di delusioni e sofferenze. Meglio mandare tutto a fanculo e smettere di cercare risposte.

Le parole della civetta colpirono Raul come un pugno nello stomaco. Per un momento, si sentì tentato di arrendersi, di lasciarsi travolgere dalla disperazione. Ma dentro di sé, sapeva che non poteva accettare questa visione negativa della vita.

Continuando il suo viaggio, Raul incontrò una giovane volpe, che gli disse: “Il passato è come una catena che ti trascina verso il basso, e il futuro è solo un’illusione. La libertà si trova nell’abbandonarsi al presente senza preoccuparsi di ciò che è stato o sarà.

Anche questa prospettiva lo turbò. Raul si rese conto che ignorare completamente il passato e il futuro non sarebbe stata la soluzione ai suoi problemi. Aveva bisogno di trovare un equilibrio tra vivere nel presente e imparare dalle esperienze passate, guardando anche verso il futuro con speranza.

Deciso a non farsi scoraggiare da queste visioni negative, Raul continuò il suo viaggio, determinato più che mai a trovare le risposte che cercava. Ogni incontro, forse, lo avvicinava sempre di più alla verità che tanto desiderava scoprire.

Una notte, mentre si trovava accanto a un ruscello sotto il bagliore della luna, Raul incontrò una vecchia tartaruga. La tartaruga, con la sua saggezza millenaria, guardò Raul con occhi penetranti e disse: “Giovane ranocchio, il segreto per liberarti dal peso del passato e dall’ansia per il futuro è imparare a vivere nel presente, ma non dimenticare mai le lezioni che il passato ti ha insegnato.

Le parole della vecchia tartaruga fecero eco nella mente di Raul. Realizzò che la chiave non era solo dimenticare il passato o ignorare il futuro, ma abbracciare il presente mentre portava con sé le lezioni apprese lungo il cammino.

Poi un giorno, durante il suo pellegrinaggio, Raul incontrò un saggio gufo posato su un ramo. Il gufo, con la saggezza degli anni, lo guardò negli occhi e disse: “Raul, la chiave per liberarti dalla stanchezza del passato e dall’assenza del futuro è imparare a vivere nel presente.

Raul rimase colpito anche dalle parole del gufo. Si rese conto che passava così tanto tempo a rimuginare sulle cose che non poteva cambiare e a preoccuparsi di ciò che potesse accadere, che stava trascurando il qui e ora.

Dopo questi fatti, Raul iniziò a concentrarsi sul momento presente. Iniziò ad apprezzare la bellezza della natura che lo circondava, i suoni della foresta, i colori del tramonto. Ogni giorno diventava un’opportunità per lui di vivere appieno, senza il peso del passato né l’ansia per il futuro.

Con il passare del tempo, Raul si sentì sempre più leggero. La stanchezza del passato si trasformò in una lezione imparata, mentre l’assenza del futuro si trasformò in un invito a godersi il presente. E così, il piccolo ranocchio trovò finalmente la pace interiore che tanto desiderava, imparando che la vera felicità risiedeva nel vivere pienamente ogni istante della propria vita.

c.i.a.o., gp

Lascia un commento