NON E’ MAI INIZIATO NIENTE, MA E’ SEMPRE FINITO TUTTO!

Capitolo 8: …MAGGIO RINNOVATO!

Una mattina del mese di maggio, Gerardo è molto confuso, combattuto con se stesso, senza riuscire a capire il perché. In un momento ha pianto, pregando il Signore che gli permettesse di capire cosa gli stesse succedendo. Sono tante cose. Pensa al suo futuro prossimo e al fatto che domani, essendo il compleanno del suo patrigno, vorrebbe riuscire a trovare il regalo che volevo tanto per lui: Il libro di fra Diodato “Chi ha ragione?”. Ma il posto dove si trovano i frati minori rinnovati è lontano e non gli riusciva di trovare un modo per potervi giungere.

Allora ha deciso ed è andato a piedi fino a Baida. La strada è stata lunga e stancante, ma la fatica è stata pienamente ricompensata. E’ arrivato in un’ora in cui i frati pregano. C’era anche scritto di non disturbarli fra le 13 e le 16. Ma suona lo stesso e dopo qualche istante si presenta proprio fra Tommaso. Un uomo anziano. Circa settant’anni. Con una lunga barba bianca, due occhi vispi accesi sormontati da due grosse sopracciglia bianche e con qualche capello in testa dello stesso colore. Si recano in una stanzetta, scarna di mobili, ma molto accogliente e raccolta. Cominciano a parlare. Gerardo spiega il motivo per cui è andato da lui fra Tommaso gli racconta un pò la storia di questo libro e che ne ha in progetto un altro. Dopo circa 10 minuti si allontana per andare a prendere il libro. In quei pochi istanti Gerardo si guarda un pò la stanza, che è di una povertà dignitosa. Così come era altrettanto mite, umile, povero, ma degno del suo stato anche fra Diodato. Lo sguardo si sofferma su una frase di Sant’Agostino, che come al solito sono sempre molto incisive, belle. E gli viene anche in mente di confessarsi con fra Tommaso. Lui ritorna con ben due libri. In “Chi ha ragione?” gli fa la dedica, per l’altro spiega che è la concretizzazione dell’idea che lo ha portato a scrivere il primo libro. Tra le tante cose invita Gerardo a coltivare la sua vocazione attraverso la preghiera, la rinuncia, la mortificazione, la parola di Dio. Poi conclude dicendo “prega la Madonna, invocandola come mamma, maestra e guida. Recitando tre Ave Maria.”

Lungo la via del ritorno, Gerardo riflette e decide di regalare al patrigno il libro “100 risposte”, perché vengono chiarite molte questioni in merito alla situazione dei preti, sul Papa, sulla chiesa e su tutto ciò che concerne la vita di fede.

Dopo aver recitato i vespri e spolverato la stanza, Gerardo riascolta la musicassetta “nuova civiltà”, e cantandole dietro, sul viso scorrono lacrime dagli occhi.

A proposito di vespri: “Siate lieti nella speranza, forti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera”. Così dicono i vespri del martedì della terza settimana del salterio.. Da qualche giorno, infatti  Gerardo non è tranquillo, dorme male, poi improvvisi e forti giri di testa. Qualche ipotesi? Il discorso avuto con il parroco al convegno dei catechisti lo ha scosso un pochettino. Lo studio che si fa sempre più intenso all’avvicinarsi degli esami, gli ha fatto crescere la tensione, il fatto che da parecchio tempo non si sente né vede con Patrizia. Gerardo ha pensato intensamente  a quello che sta succedendo tra lui e Patrizia. Forse,  hanno raggiunto un equilibrio. Ma la parola d’ordine di questo periodo è studio. Procede la tesi su Saba. E in questi giorni sta anche preparando qualche cosa per tenere un ritiro che dovrà fare domenica e non è facile.

gp – to be continued

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