NON E’ MAI INIZIATO NIENTE, MA E’ SEMPRE FINITO TUTTO!

Capitolo 6: …WE ARE FAMILY!?

Dopo neanche una settimana, a Gerardo giunge una nuova lettera di Patrizia, in cui, tra le altre cose, scrive: “Non dobbiamo pretendere di cambiare una persona amata, sarebbe un ingiusto diritto, ma occorre saperla accettare totalmente per quello che è in realtà, anche se questa sua realtà potrebbe essere molteplice. E gli elementi di questa molteplicità non tutti positivi. Tuttavia possiamo consigliare la persona amata e aiutarla, indirizzarla alle scelte per lei più giuste, sorreggerla, senza però mai entrare, anzi invadere la sua vita. Lasciandole quella libertà sufficiente per compiere le scelte giuste, facendole capire che libertà non è fare ciò che si vuole, ma fare ciò che si deve fare, la volontà di Dio.

Poco fa pensavo ai bambini che vorrei avere…3, 4… Chissà se un giorno davvero potrò! Tutto questo filosofico discorso mi ha fatto venire in mente il nostro futuro. E quindi anche te, mio dolcissimo amico che stai leggendo. Spero davvero che ambedue potremo realizzarci come desideriamo, anche se sono sicura che saranno molteplici gli ostacoli che incontreremo. È anche probabile che molti dei nostri sogni andranno in frantumi. Stai tranquillo comunque, che ti sprono sempre a proseguire e a non arrenderti. E spero che anche tu farai lo stesso con me. Anzi, ne sono sicura. Bacetti, Patrizia.”

I silenzi in famiglia, di cui si diceva prima, vengono interrotti un giorno durante un pranzo. Infatti, Gerardo dona al marito di sua madre una riflessione sulla pagina del Vangelo di Matteo, in cui si dice che bisogna perdonare 70 volte 7. Da questo ne è nato un discorso, anzi un monologo, da parte di questa persona, sulle scelte di vita, sul fatto che deve essere vissuta e cose varie sul comportamento di Gerardo in famiglia e sulle sue scelte future. Poi ha condannato Gerardo per un modo di essere troppo diverso da tanti altri ragazzi della sua età. “Frequenti solo persone per bene, educate. Devi conoscere pure i “cani i bancata”. (in siciliano si dice di quei cani che si aggirano nei mercati rifugiandosi sotto ai banconi per nutrirsi di ciò che cade, degli avanzi, degli scarti. E che, in siciliano, simboleggiano esseri corrotti, approfittatori, parassiti in attesa di carne fresca.)  Stai attento Gerardo, che quando poi rompo con qualcuno non ci può più niente. Se è carne è carne, se ossa è ossa!” Così, concludeva Nicola. Andandosene subito dopo, senza dire più niente. Ma che significa?

E’ domenica mattina, e Gerardo si reca con Patrizia a trovare Pietro. Quando poi si salutano, Gerardo si convince sempre più che le vuole immensamente bene. E si rincuora quando avverte che anche per lei è così.

Durante il pranzo in famiglia, Gerardo fa vedere a sua madre il dépliant della giornata pro-seminario. “Ma che c’entri qui? Se c’è Patrizia che ti ama!”, è stata la sua reazione.

E Gerardo è stato scelto per le missioni popolari in parrocchia. Questa cosa non è andata a genio a sua madre. “E tu quando è ora di chiesa, di riunioni eccetera, sei sempre disponibile, quando invece ti chiedo qualcosa io…” Purtroppo è anche vero che a casa per ora è come se fosse un fantasma. Torna da scuola e dopo pranzo comincia a studiare. Termina lo studio ed una sera le riunioni per il lavoro di ragioneria, adesso le missioni. Ed ora si avvicina la settimana Santa. E poi venerdì è il primo anniversario di matrimonio. Lunedì notte ha fatto un sogno stranissimo. Patrizia moriva di varicella. Strana strada grigia lucida, affiancata da fiori altissimi. Maestoso tempio stile egiziano dove riponevano la salma di Patrizia. Gerardo si alza col cuore in gola e nel pomeriggio telefona a Patrizia per raccontarle il sogno… non l’avesse mai fatto! Con l’occasione, Patrizie affida a Gerardo il compito di tagliarsi i capelli a spazzola con il gel!

gp – to be continued

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